Storia della Guerra Elettronica . Operazione Cerbero
L'11
febbraio 1942, gli incrociatori da battaglia tedeschi Scharnhorst e
Gneisenau insieme all'incrociatore leggero Prinz Eugen, ancorati nel porto
di Brest e pressati da costanti bombardamenti, salparono nel tentativo di
raggiungere i più sicuri porti di casa, nel nord della Germania. Erano
scortati da sette torpediniere e da numerose cannoniere veloci dislocate
tra Cherbourg e Boulogne. Se fossero riuscite nel tentativo, le navi
avrebbero rappresentato un serio pericolo nei mari del Nord, mentre a Brest
erano sotto il costante controllo degli inglesi. Quest'ultimi, che
dubitavano perfino che i tedeschi avrebbero affrontato il rischio si
aspettavano una sortita notturna ; invece optarono per una sortita diurna
attraverso il Canale della Manica! Per la rischiosa operazione, "Cerbero" in
codice, furono mobilitati 252 caccia: Fw 190, Bf 109 and Bf 110. Era il
battesimo del fuoco per il generale Adolf Galland che diresse i suoi piloti
da Audembert. L'azione venne attentamente pianificata, e i tedeschi ebbero
dalla loro parte le cattive condizioni meteorologiche. La caccia tedesca
svolse un'intensa azione di pattugliamento a bassa quota e riuscì anche ad
evitare l'intercettazione radar. Furono anche fortunati, le loro intenzioni
furono scoperte solo nella mattina del 12 febbraio. Due Spitfire di ritorno
da una missione su Rhubard, al traverso delle scogliere di Le Treport,
vicino alla foce della Somma, avvistarono sotto le nuvole la potente
formazione navale tedesca e diedero immediatamente l'allarme. Si mise in
moto una complessa operazione aeronavale, "Fuller". La Luftwaffe non rimase
in attesa. Non appena i servizi di intercettazione radio captarono la
reazione britannica, Adolf Galland fu prontamente avvertito e la caccia si
preparò ad affrontare la RAF. Alle 12.45 la flottiglia tedesca incrociava a
sud di capo Cap Griz Nez, quando apparvero all'orizzonte i primi sei
aerosiluranti inglesi, si trattava di biplani Fairley Swordfish Mk.II
decollati da Manston, scortati da 11 Spitfire. La scorta aerea tedesca in
quel momento di sedici nuovi Fw 190 aveva appena rimpiazzato altrettanti
Bf 109, rimasti a corto di carburante. La battaglia poteva iniziare. Gli
Spitfire ingaggiarono schermaglie con parte della caccia tedesca, mentre
un'altro gruppo di cacciatori caricò i lenti ed indifesi Fairley Swordfish
appesantiti da un siluro da 457 mm pesante 730 kg. A quel punto la flotta
era in vista. Si trattò di un attacco suicida. Scesi a 15 metri sul mare,
nonostante gli attacchi dei Fw 190 e del formidabile fuoco di sbarramento
antiaereo, attaccarono riuscendo a sganciare 3 siluri che mancarono il
bersaglio. Nel giro di pochi istanti tutte e sei le macchine furono
abbattute e si inabissarono. Di 18 uomini di equipaggio nè furono tratti in
salvo solo cinque. La battaglia aerea cominciata alle 12.35 si protrasse
fino alle 13.00 con l'arrivo di nuovi Spitfire. Il bilancio fu di 1 Spitfire
abbattuto e tre macchine tedesche, tra Fw 190 e Bf 109. Fu solo l'inizio,
l'operazione Fuller era appena cominciata. 12 Spitfire di scorta ad 8
Hurricanes Mk.IIC lasciarono la costa inglese alle 13.45 e fecero la loro
comparsa sul Canale. Con una pessima visibilità di appena un miglio, la
formazione inglese incrociò la coda della formazione germanica. Si scatenò
furiosa la reazione contraerea. I primi ad entrare in azione furono gli
Hurricanes, seguiti da tre Spitfire, un solo attacco, ripeterlo sarebbe
stato un suicidio!. Furono danneggiati due battelli contraerei, tutti gli
aerei britannici rientrarono indenni. Nel complesso l'operazione fu un
fiasco per gli inglesi. La Flotta germanica manovrò nel Canale per
rientrare nei propri porti. La Scharnhorst si diresse per Wilhelmshafen,
la Gneisenau per Kiel, e la Prinz Eugen per la Norvegia, a Trondheim. La
flotta perse una torpediniera veloce e altre otto unità ebbero vari tipi di
danni. La Luftwaffe perse solo dieci caccia (sette Bf 109F-4 e tre Fw 190),
mentre la RAF e la FAA subirono la perdita di sedici caccia, venti
bombardieri e sei aerosiluranti. L'Operazione Cerberus doveva essere una
grande operazione di inganno verso la catena radar inglese. Il piano era di
iniziare a disturbare i radar inglesi con bassissimi livelli di rumore e di
alzare il livello del disturbo molto lentamente, in modo da renderlo
inosservabile, mentre le navi passavano a tutta velocità attraverso il
canale. Come sappiamo gli inglesi pensavano che le navi dovessero muoversi
di notte, sfruttando l'oscurità e la copertura fornita dalle nuvole basse.
Invece i tedeschi fecero esattamente l'opposto, cogliendo tutti di sorpresa.
Gli Inglesi non notarono il basso livello di disturbo presente sugli schermi
radar e non allertarono i bombardieri.
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