Storia della Guerra Elettronica 1. Introduzione

Radiogoniometro tedesco, 2^ Guerra Mondiale Come apprenderemo dagli episodi storici riportati in questo manuale, c'è poco di nuovo riguardo alla Guerra Elettronica (Electronic Warfare o EW) e all'Information Warfare. Fin dalla sua apparizione l'EW è sempre stata una lotta per l'informazione. Quando venne disturbata la prima radio durante il conflitto russo-giapponese, lo scopo non era quello di distruggere la radio ma di impedire l'esercizio della funzione di comando e controllo ai suoi utilizzatori. Il primo episodio di guerra elettronica si può far risalire al 1905 quando durante la guerra russo-giapponese, nella battaglia di Tsushima, il naviglio esplorante nipponico avvicinatosi alla flotta russa, ne seguiva il movimento e inviava via radio le informazioni al suo comando; i radiotelegrafisti russi intercettarono le emissioni giapponesi e riferirono ai superiori. A questo punto il comandante dell'incrociatore Ural chiese all'ammiraglio Rozestvenki il permesso di disturbare le radiocomunicazioni del nemico: l'ammiraglio con spirito cavalleresco indicativo dei tempi, negò l'autorizzazione ritenendo il gesto poco corretto. E a Tsushima vinsero i giapponesi.

Nella Prima guerra mondiale il radiogoniometro, inventato dall'ingegnere Alessandro Artom (1867-1927) e perfezionato da E. Bellini e A. Tosai, servì a tutta la flotta alleata per intercettare e localizzare la provenienza delle emissioni radio austriache e germaniche, in particolare nella battaglia dello Jütland (maggio 1916). Nella seconda guerra mondiale inizialmente i tedeschi non apprezzarono compiutamente il valore delle informazioni che gli inglesi erano in grado di ricavare dalla loro rete radar e non aver pensato di attaccare per distruggere tali dispositivi fu uno dei primi fallimenti di un attacco fisico ai sistemi di informazione (SEAD). Probabilmente fu il loro maggior errore, che evidenziò uno iato tra le loro capacità tecniche e quelle di intelligence. Oggi grazie ai moderni sistemi di navigazione, satellitari e precisi, molti pensano che la cosiddetta "Navigation Warfare" o l'attacco e l'inganno verso i sistemi di navigazione nemici, sia qualcosa di nuovo. Ma nel 1940, la battaglia dei raggi, così come fu chiamata da W. Churchill, con la quale gli inglesi disturbarono i sistemi di navigazione dei bombardieri tedeschi, cos'altro fu se non la prima forma di "Navigation Warfare".

 Operazione Cerbero. Le prime battaglie EW tra tedeschi ed inglesi misero in luce lo stretto legame esistente tra EW, le forme di inganno e l'ISR. I tedeschi, impiegando tecniche di inganno per confondere gli operatori radar  inglesi riuscirono a far sgusciare sotto il loro naso due navi da battaglia attraverso il Canale, senza che fossero avvistate dai radar. La battaglia dei raggi fu un precoce esempio di come la comunità EW dipenda dal complesso delle operazioni ISR per vincere la  costante catena di reazioni e controreazioni in atto con gli avversari. I tedeschi apportarono modifiche ai loro sistemi di navigazione per guidare con precisione i loro attacchi notturni sull'Inghilterra. I tecnici britannici furono molto abili, e riuscirono attraverso un attento lavoro di investigazione ad intercettare i "raggi" tedeschi e a sviluppare tecnologie per inquinare il contenuto informativo dei sistemi di navigazione.  Per identificare le frequenze di lavoro e lo scopo delle trasmissioni tedesche, furono impiegate l'intercettazione elettronica e altre forme di intelligence. Il fine ultimo degli inglesi non era solo quello di corrompere  i raggi avversari ma di sconfiggere gli attacchi portati sull'Inghilterra attraverso il dominio dell'informazione, un esempio classico di IO.  Processi simili si verificarono durante la guerra di Corea, il Vietnam, Desert Storm e continuano ad operare anche oggi.

 

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