Storia della Guerra Elettronica. Operazione Rooster
Dalla fine della guerra dei sei giorni fini all'accordo di cessare il fuoco del 1970, lungo il canale di Suez si combattè una lunga guerra di attrito. Gli sforzi militari egiziani erano supportati dall'Unione sovietica attraverso continui rifornimenti che rappresentavano una forte attrazione per l'intelligence israeliano. Durante la guerra dei sei giorni, le forze armate israeliane (IDF), al fine di meglio controbattere il nemico, avevano impiegato equipaggiamenti avversari catturati, tra cui impianti radar sfruttati per conoscere i punti deboli della difesa elettronica egiziana e per sviluppare contromisure dedicate. Le conoscenze acquisite in tal modo erano avevano permesso all' IDF di conseguire una superiorità sulla difesa elettronica avversaria. Ma già nel 1969, cominciava a diventare chiaro che la guerra elettronica e gli altri metodi impiegati per confondere i radar egiziani erano meno efficaci e che le operazioni israeliane erano limitate dalla rinnovata capacità di scoperta precoce (EW) egiziana. Era chiaro che nuovi tipi di radar erano stati introdotti e si compivano sforzi per imparare come lavorare con la nuova minaccia. Nel settembre del 1969, durante una incursione di corazzati fu distrutto un assetto di difesa aerea sistemato in una configurazione diversa dal solito e molto più difficile da penetrare (il raid fu condotto con carri egiziani catturati per poter operare una intera giornata in territorio egiziano). Furono subito lanciate ricognizioni aeree per fotografare il nuovo assetto e si scoprì abbastanza presto che un nuovo radar sovietico P-12 era stato posizionato sulla spiaggia di Ras-Arab. Fu subito organizzata una missione SEAD per distruggere il nuovo assetto, ma i velivoli furono fermati poco prima del decollo quando venne fuori l'idea di catturare l'intera installazione. Nominata "Rooster-53", l'operazione fu pianificata in pochi giorni e l'addestramento ebbe inizio il 24 dicembre. Per trasportare il carico fu scelto l'elicottero Sikorsky CH-53 Yasur arrivato in Israele poco tempo prima. Si trattava del solo elicottero in grado di sollevare l'intera stazione, il cui peso era stimato in 7 tonnellate. Alle ore 21.00 del 26 dicembre 1969, velivoli A-4 Skyhawk e F-4 Phantom iniziarono l'attacco alle postazioni egiziani lungo la parte occidentale del canale di Suez e del Mar Rosso. Coperti dal rumore dei velivoli attaccanti, tre Aerospatiale Super Frelon carichi di paracadutisti si avvicinavano al loro obiettivo. Volando a bassa quota non furono avvistati e in poco tempo le truppe aviotrasportate ebbero la meglio sulla scarsa guarnigione posta a difesa delle installazioni elettroniche. Alle 2 di notte, due Yasur attraversarono il Mar Rosso e caricarono gli apparati, nel frattempo preparati per il trasporto dai paracadutisti. Un elicottero trasportò il centro di comunicazione e l'antenna radar mentre l'altro prese il radar stesso, pesante 4 tonnellate. In effetti il peso del radar era stato sottostimato al punto di mettere in pericolo l'intera operazione. Le funi di imbracamento stavano allungando gli anelli di tenuta, che a loro volta causarono la rottura di un condotto idraulico. Dovendo scegliere tra mollare il carico o perdere l'elicottero, il pilota fece in modo di raggiungere la sponda israeliana e con la pressione residua riuscì ad atterrare il carico e l'elicottero stesso a fianco. Il secondo elicottero, che nel frattempo era già arrivato a destinazione con il suo carico più leggero, fu mandato indietro sul luogo dell'atterraggio di fortuna. Ancora una volta il pesante carico minacciò di provocare la caduta del mezzo, ma alla fine il fardello giunse nelle mani degli uomini dell'intellingence, in trepida attesa. All'inizio si tentò di nascondere l'operazione stessa e il suo positivo epilogo, ma la notizia trapelò attraverso mezzo stampa, e una settimana dopo fu ufficialmente comunicata. Il radar fu sottoposto ad accurate ispezioni e studi che furono in grado di fornire allo IDF nuove contromisure contro la difesa aerea egiziana. Il radar fu trasportato, più tardi, negli Stati Uniti.
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