72a Squadriglia Caccia - 4 . Il secondo conflitto mondiale
All'inizio della Seconda Guerra Mondiale, il Primo Stormo faceva parte della Prima Divisione Caccia Terrestre, (a sua volta parte della Seconda Squadra Aerea di Palermo) ed era costituito da 2 gruppi caccia: VI° Gruppo (squadriglie 79, 81 e 88,) su Macchi Mc 200, basato a Catania (Fontanarossa), XVII° Gruppo, (squadriglie 71, 72, 80). Al 10 giugno 1940 la 72^ Squadriglia era shierata sull'aeroporto palermitano di Boccadifalco con una dotazione di 9 Fiat CR32, con i quali operò fino al giorno 8 luglio, quando, completata la nuova dotazione di Fiat CR42, si trasferì sull'aeroporto di Comiso. Al comando del capitano Di Bernardo, la squadriglia iniziò i voli di crociera e di allarme su Palermo. Il primo contatto con il nemico avviene il 23 giugno quando si cerca il contatto con sette attaccanti che bombardarono la zona portuale della città. L'inseguimento non ebbe buon esito. L'8 luglio, dotata dei nuovi FGiat CR42, si trasferisce sul campo di Comiso. Il giorno successivo iniziano le ricognizioni e le missioni sull'isola di Malta. Il 9 luglio è anche il giorno del primo contatto con un velivolo nemico tipo Spitfire ingaggiato nei cieli dell'isola di Malta. Il 13 luglio l'unità fa ritorno a Palermo Boccadifalco. L'attività bellica viene sospesa il 26 agosto con la cessione di tutti i Falco al 157° C.T. per riprendere l'11 settembre dopo essere stata riequippagiata con i Mc.200. Il servizio di crociera e vigilanza dura fino al 2 novembre quando 4 velivoli si trasferiscono sull'aeroporto di Comiso per partecipare ad una azione offensiva su Malta. Attaccati da caccia nemici, è perduto il serg. Lanzarini, primo caduto della squadriglia. Il 19 novembre un velivolo è trasferito sull'isola di Pantelleria. Il 9 aprile 1941, la squadriglia al comando del cap. Tomaselli, si trasferisce sull'aeroporto di Catania, e il giorno 14 effettuano la prima missione dell'anno su Malta. Il 20 aprile, sempre sull'isola, viene abbattuto uno Spitfire. In una azione di scorta ad un S79 in ricognizione fotografica su Malta, sei velivoli ingaggiano battaglia con una formazione di caccia inglesi tipo Hurricane. Durante l'azione vengono abbattuti quattro velivoli avversari. Non rientra alla base il S.Ten. Curcio. Il 21 giugno la squadriglia al completa rientra all'aeroporto di Campoformido, sua sede. Dal 14 al 28 ottobre la squadriglia effettua il passaggio sul Macchi Mc.202, e con 10 velivoli, si trasferisce, il giorno 28, sull'aeroporto di Ciampino, per proseguire al campo di Castel Benito (Libia) dove giunge il giorno 23. Il 26 è sull'aeroporto di Martuba, con quattro velivoli, gli altri vittime di incidenti. Il primo combattimento in terra africana è compiuto il 4 dicembre insieme ad altri piloti del Gruppo, in occasione di una scorta ad una formazione di Ju87. Vengono abbattuti 2 caccia inglesi mentre il S.Ten Chellini è costretto ad un atterraggio di fortuna, colpito da raffiche di mitragliatrice. Stessa sorte tocca al Ten. Carini, il giorno 8 dicembre, dopo aver abbattuto in combattimento due Hurricane insieme al S. ten. Modiano. Il 13 dicembre il reparto, in seguito alla nuova situazione creatasi sul fronte, ripiega sull'aeroporto di Benina con 4 apparecchi efficienti e due inefficienti. In mancanza di velivoli i piloti della squadriglia volano con i mezzi dell'80^ Squadriglia. Il 19 dicembre la 72^ va da Benina a Bengasi (K.2), e il giorno successivo si trasferisce ulteriormente a El Merduma con cinque Mc.202. Il 22 dicembre ulteriore ripiegamento a Uadi Tamet. nella notte dal 28 al 29 dicembre 4 velivoli della squadriglia vengono distrutti a terra da una incursione di camionette inglesi.
Il 1942 si apre con 3 Folgore efficienti ed un Ca.133 sulla base di Uadi Tamet. Il 16 marzo, con 6 velivoli efficienti, la 72^ si trasferisce su Martuba. Il 6 aprile il serg. Andrich abbatte un Curtiss P.40. Il 13 aprile 4 Folgore impegnano combattimento su Tendegert con una formazione di 25 velivoli nemici, quattro dei quali vengono sicuramente abbattuti. Il 30 maggio il Ten.Carini e il M.llo Magli effettuano una caccia libera nella zona di Bir el Armat. Ingaggiano combattìmento con una formazione di Curtiss nel corso del quale ne viene abbattuto uno. Il M.llo Magli non rientra dall'azione. Il 17 giugno la squadriglia termina il ciclo di operazioni in Africa Settentrionale e il 24 il personale rientra ad Udine dopo aver ceduto i velivoli al 4° Stormo. Dopo un mese e mezzo di licenza, il 1 ottobre la squadriglia al completo con 12 velivoli inizia il trasferimento verso Ciampino e successivamente, il 3 novembre si riunisce sul campo di Pantelleria. Il 7 si sposta sul campo di Decimomannu, in Sardegna ed inizia i voli di crociera e protezione. Il 16 è ad Alghero. Il 19 sette velivoli rientrano a Decimomannu e partecipano ad una zione di mitragliamento sull'aeroporto di Bona, in Tunisia. Il 28 nel corso di una missione analoga viene perso in mare, per avaria, il Cap. Ocarso. Il 6 dicembre la squadriglia torna a Pantelleria. Un combattimento a bassa quota sul mare si svolge il 15 dicembre dove risultano abbattuti due velivoli Beaufighter. Il 23 dicembre la squadriglia con otto velivoli si porta sull'aeroporto di Tunisi per azioni di scorta e rientrano a Pantelleria il giorno successivo. Con il rapido precipitare della situazione bellica in nordafrica, i reparti vennero ritirati dalla base di Gabes (Tunisia) e ritornarono in Italia per essere riequipaggiati con i nuovi velivoli in via di assegnazione. Il Primo Stormo infatti fu la prima grande unità della Regia Aeronautica ad essere equipaggiata con i Macchi Mc 205, che furono presi in carico i primi mesi del 1943. Con questi nuovi e finalmente validi velivoli il Primo Stormo, basato a Pantelleria e Catania (VI° Gruppo) e Sciacca e Chinisia (XVII°) affrontò gli intensi combattimenti che culminarono nell'Operazione Husky (sbarco alleato in Sicilia). Ormai, però per la Regia Aeronautica la situazione bellica era irrimediabilmente compromessa, i combattimenti venivano effettuati sempre in uno stato di grave inferiorità numerica che logorava rapidamente velivoli e piloti per cui, pochi giorni prima che l' invasione fosse completata, sul finire di Luglio 1943, i pochissimi velivoli superstiti vennero ritirati dalla zona d'operazioni e trasferiti ad Osoppo e poi a Ronchi. L'atteso riequipaggiamento e riorganizzazione tuttavia non furono portati a termine, perchè l'unità fu colta dall'Armistizio (8 settembre 1943), mentre era in fase di ricostituzione, ed in conseguenza del collasso generale della Regia Aeronautica, verificatosi in seguito all'evento armistiziale, l'intero Primo Stormo venne sciolto. Con la cessazione delle attività da parte del Primo Stormo Caccia, lo stemma dell'arciere venne adottato e portato in volo dai Macchi Mc205 della Terza Squadriglia "Arciere" del Primo gruppo Caccia dell'Aeronautica Nazionale Repubblicana, (che ebbe per comandante il capitano Pio Tomaselli, già comandante della nella R.A.). l loro compito principale fu l'intercettazione delle sterminate formazioni di bombardieri alleati, che attaccarono quotidianamente città, siti industriali e scali ferroviari del Nord Italia fino al termine delle ostilità in Italia, che si verificò nell'Aprile del 1945.
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