Aeroporti - 2. Tombetta di Verona
Nel 1913, dopo l'esaltante
esperienza del Circuito Aereo Internazionale del 1910, si decise di dotare
la città di Verona di un aeroporto militare. Il giornale cittadino, L'Arena,
canta immediatamente vittoria, cos' riportando il 14 novembre: "Un
campo militare d'aviazione a Verona". Poi: "Come i lettori
ricorderanno, noi da queste colonne abbiamo sempre propugnato perchè anche
Verona, come le principali città del Regno, avesse ad essere centro di uno
dei tanti disputati campi militari d'aviazione, per avere il quale molte
consorelle del Settentrione hanno fatto tanti quanto inutili sforzi.
Siamo quindi ora lieti di annunciare che questo nostro vivissimo desiderio è
stato consacrato dai fatti e quindi Verona avrà fra breve il suo ambito
aerodromo alle porte della città". Ogni trattativa è giunta a
buon porto con pieno soddisfacimento anche del Ministero della Guerra.
Quanto prima si porrà mano ai lavori per la sistemazione del terreno, che è
stato scelto nei pressi del poligono di Tombetta, comprendendovi anche la
spianata ove si svolgevano le caratteristiche corse al trotto. In
detta località sorgeranno cinque hangars che dovranno ospitare la
squadriglia che verrà qui destinata, oltre altre costruzioni per le
officine, pei dormitori della truppa, pel deposito materiali ecc. ecc.. Cosicchè l'inizio dei lavori è prossimo.
Verso la fine del 1914,
quando si cominciarono ad organizzare le prime Squadriglie Farman 1912, si
costituì dunque il primo campo di aviazione cittadino. Come ci informa
L'Arena, doveva sorgere più a
sud ovest di quello definitivo, nella zona del poligono di Tombetta, invece
comprese anche la Piazza
d'Armi là dove quattro anni prima si erano svolti i concorsi aerei di
Verona. Vi fu costruito un hangar tipo Gioia e una piccola
casermetta ad uso officina, giacchè la truppa aveva trovato posto nel vicino
fortino Porta Nuova. Il campo veronese ebbe dunque per qualche tempo
una doppia denominazione, o meglio una distinzione topografica
come Piazza d'Armi e Tombetta. Un documento del 18 ottobre 1917 la 50^
Squadriglia Farman era disposta su Tombetta, mentre la 75^ Squadriglia
Caccia e la 121 SAML erano in Piazza d'Armi. Successivamente non abbiamo
notizie di tale distinzione e ci riferirà, nel proseguio, all'aeroporto
di Tombetta, intendendo il complesso aeroportuale di Verona. Dall'11 luglio 1914 il campo di Tombetta fu sede
della 12^ Squadriglia Farman da ricognizione comandata dal Capitano Musellis. Partita la squadriglia nel giugno del 1915 e
stabilitasi ad Asiago, il campo rimase libero e nell'agosto-settembre
successivo vista la necessità di aumentare sensibilmente il numero di
squadriglie in quel di Verona, si mise mano a diverse altre costruzioni di hangars.
Nel frattempo, il 6 ottobre arrivò da Brescia la 1^ Squadriglia Farman per
la difesa della città. Il 10 gennaio la squadriglia bombarda il campo
austriaco di Gardolo. Il 27 marzo quattro apparecchi decollano su allarme
per contrastare una incursione e riescono ad intercettare un velivolo
austriaco che fugge. Dal 15 aprile 1916 la squadriglia assume la nuova
numerazione diventando la 31^. ll 16 dicembre 1915 giunse da Aviano la 5^ Squadriglia da bombardamento
Caproni che iniziò le operazioni belliche il 10 gennaio 1916 con una
missione sul campo austriaco di Gardolo (Trento). Oltre alle missioni
di bombardamento la squadriglia effettuò anche delle vere e proprie
partenze su allarme per la difesa di Verona, come accadde il 27 marzo,
con il decollo di due Caproni. Il 2 giugno nel corso di una missione su
Calliano, la squadriglia rivendicò la prima vittoria aerea. Il 23 luglio, il
Ca.1173 precipitò, subito dopo il decollo lungo la linea ferroviaria nei
pressi della stazione di Porta Nuova. Nel 1916 la squadriglia eseguì oltre
100 voli di guerra. Il 23 maggio 1917 si trasferì sul campo della Comina
(PN) per partecipare alla decima battaglia del'Isonzo, per ritornare a
Verona il 1 giugno. Il 17 luglio partecipa al primo bombardamento di Pola.
Alla seconda, del 27 settembre, prendono parte due velivoli. Prima di
trasferirsi ad Aviano, il 29 settembre nuova incursione su Pola. Il 22
marzo 1916, viene mobilitata sul campo di Tombetta la 9^ Squadriglia Caproni
al comando del capitano Reggio che dal 24 partecipa al contenimento della
Strafexpedition con bombardamenti sugli altipiani. Dopo diversi incidenti ne
capitò uno, il 4 agosto, davvero singolare; Decollati per una crociera di
protezione dopo un ora e mezzo di volo si spezza il tubo dell'olio del
motore di sinistra che minaccia di finire nell'elica del motore centrale. Il
mitragliere Pellizzari sale coraggiosamente sull'ala a legare con il nastro
adesivo il tubo e relativo manometro. L'aereo rientrò al campo senza altri
danni. Nel quadro della decima offensiva del'Isonzo, anche la 9^ viene
trasferita in Friuli dal 23 maggio 1917. Altre due squadriglie
Caproni avranno sede sul campo scaligero nell'estate del 1918, la 4^ e la
6^. Nel dicembre del 1915 giunse a Verona anche la 4^ Squadriglia Caccia che
più tardi assumerà la denominazione di 73^. Dotata di 4 Aviatik partecipa il
20 e il 27 marzo alla difesa di Verona da incursioni austriache. Il 10
maggio 1916 si sposta a S. Anna di Alfaedo dove resta fino a settembre. Nel
1917, viene armata con velivoli SAML e il 20 settembre assume la
denominazione di 121^ SAML. Durante le operazioni di Caporetto compie
numerose crociere e ricognizioni nel settore trentino. Il 7 novembre
perde due aerei nella valle di Brenta. Nell'anno 1917 la squadriglia compì
362 voli di guerra e lascia Verona il 15 dicembre diretta al campo di
Sovizzo. Un'altra squadriglia da caccia "veronese" è la 75^ formata sul
campo di Tombetta il 1 maggio 1916. L'11 maggio impediscono a due velivoli
austriaci di raggiungere Verona e cinque giorni dopo, decollati su allarme,
mettono in fuga un altro biposto nemico. Il 20 giugno 1917 il campo di
Tombetta viene colpito da una bomba aerea. Oltre che a mantenere i cieli di
Verona sgombri da velivoli nemici, la squadriglia è anche impegnata in
voli di scorta ai bombardieri e ricognitori in volo in territorio austriaco.
Il 28 dicembre effettua la scorta anche ad un dirigibile che incrocia fra
Verona e il Garda.Nel 1916 la squadriglia compì 361 voli di guerra e
sostenne almeno 24 combattimenti. La squadriglia lasciò Tombetta per
Ganfardine il 20 maggio 1918. Verso la fine del 1916, ultimati i lavori di
allargamento il campo poteva ospitare 6 o 7
squadriglie. Il campo era limitato a nord dalla ferrovia, ad est dalla
strada per Rovigo e Mantova che divergevano proprio davanti a Forte Porta
Nuova. La strada per Mantova delimitava il campo a ovest. Lo spazio
destinato alla pista da volo, in terra battuta, era sistemato lungo il lato
maggiore del campo, in direzione est-ovest. I fari della stazione
radioelettrica erano sistemati al fondo della pista di involo. Agli inizi di
dicembre 1917 giunse a Verona la 61^ squadriglia equipaggiata con velivoli
S.P.4, un velivolo che volò poco afflitto com'era da notevoli problemi
tecnici. La guerra della 134^ squadriglia da Tombetta iniziò dal 16 novembre
1917 e il 7 dicembre l'unità effettuò un bombardamento e mitragliamento di
truppe nemiche a Gallio, a nord di Asiago. La squadriglia è dotata di
velivolo Pomilio. Un'altra azione di guerra fu eseguita il successivo 16 con
l'attacco nella zona tra Col Caprile e Cismon. Il 3 maggio 1918 si
trasferisce a Ganfardine. Numerose le
missioni compiute dagli equipaggi di Tombetta contro le posizioni austro-ungariche,
in particolare sulle Giudicarie, sulle linee della Valle Isarco e sui campi
di aviazione trentini, come Gardolo e Pergine, dove il 16 aprile del '16 trovò la fine
un Farman italiano. Dopo Caporetto, in considerazione della vicinanza dello
scalo ferroviario, Verona divenne un centro di smistamento del materiale
alleato giunto in soccorso dell'esercito italiano. Al 26 marzo 1918,
Tombetta era sede del Parco di Aviazione francese e di tre squadriglie,
la 44^, la 27^ e la 75^. I francesi occupavano il settore nord
occidentale del campo, disposto lungo la via mantovana. Il campo di Tombetta fu demolito
agli inizi degli anni '20 per far posto alla nuova stazione di Porta Nuova.
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Fonti. Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautica. Immagine: Verona Tombetta: Squadriglia Farman
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