Aviatori Veronesi - Tenente Pilota Umberto Gelmetti
Bersagliere, nativo di Bardolino, effettivo al 7° Reggimento Bersaglieri
come sottotenente, nel giugno del 1916 arrivò alla Scuola di Pilotaggio di
Mirafiori per conseguire il brevetto di pilota miltare. L'11 ottobre viene
assegnato alla 103^ Squadriglia Voisin sull'aeroporto di Brindisi. . Basato a Brindisi
dal novembre 1916 era al servizio della Regia Marina per la protezione della
base navale. Nell'aprile del 1917 è in servizio presso la la 25a sul
campo di Pozzuolo. Durante i mesi di maggio e giugno compì numerose missioni
tali da essere encomiato. Nei giorni di Caporetto partecipa al bombardamento
delle truppe avversarie che hanno sfondato. Durante uno di questi, il 25
ottobre, Gelmetti è l'unico a ritornare alla base di quattro velivoli
partiti. Nel 1917 viene decorato con una Medaglia d'Argento al Valor
Militare. Fu tra i fondatori della "Giovane Italia" il reparto segreto che
atterrava oltre le linee nemiche a depositare informatori in abiti civili.
Infatti è ricordato per essere stato il primo pilota utilizzato
per infiltrare agenti destinati a raccogliere dati oltre le linee avversarie, e
fu lui a trasportare con il suo Voisin Camillo De Carlo e Giovanni Bottecchia nella
prima impresa del servizio informazioni della 3a Armata. Gelmetti venne selezionato
per la sua grande esperienza con il Voisin, velivolo ai comandi del quale
era in grado di reggere il confronto anche con uno Spad. Col grado di capitano
passò il 30 aprile del 1918 al comando della 80a Squadriglia a Marcon. Il
17 maggio va in crociera dal mare al Montello con uno SPAD prestato dalla
77^ Squadriglia e per un guasto al motore è costretto ad atterrare fuori
campo sfasciando l'aereo. Il 17 giugno costringe ad atterrare entro le
linee italiane, nei pressi di Capo D'Argine, un biposto con la mimetica
"screziata come lo SPAD 200 hp". Si trattava del Phonix C.1 121.22 ,
che recuperato, sarà fonte di contenzioso tra Gelmetti ed una sezione di
mitraglieri che da terra ne rivendicavano l'abbattimento. Dopo la
guerra continuò la carriera fino a diventare generale.
indietro |
|
avanti |
WWW.QUELLIDEL72.IT