Aviatori - M.llo Armiere Arduino Panato
Arduino Panato nasce a Boschi S.
Anna, in provincia di Verona il 29 maggio 1914 da una
famiglia di contadini. Dopo aver frequentato il 1° corso
preavieri , viene chiamato alle armi presso il centro di
affluenza di Padova il 4 aprile 1935. Destinato al Regio
Aeroporto di Jesi, vi giunge nel mese di maggio e presta
giuramento il giorno 24. Il 22 giugno 1935 è assunto in
forza presso il Reparto Servizi di Poggio Renatico (Fe)
per frequentare un periodo di tirocinio pratico di due
mesi per conseguire la nomina ad Aiutante di Sanità.
Successivamente fu trasferito al Centro di R. e M. della 3^ Z.A.T. di
Orvieto, l’8 settembre 1935, in qualità di aviere
allievo specialista nella categoria Armiere, e cinque
giorni dopo raggiunge Bresso per frequentare l’11° Corso
Normale Armieri Artificieri. Il 4 gennaio 1936 fu
trasferito al 10° Stormo ed assegnato 55^ squadriglia
dove riceve la qualifica di Armiere Artificiere il 16
aprile del 1936. Contestualmente è trasferito alla 275^
Squadriglia per poi passare, il 7 luglio 1936, alla 52^
Squadriglia B.T. .
Allo scoppio delle ostilità la 52^ era a Villacidro (Ca)
inquadrata nell’8° Stormo Bombardamento Terrestre, e
Panato rimase con il reparto fino al 30 dicembre 1940 quando fu assegnato, a
domanda, al Nucleo Addestramento Aerosiluranti di
Gorizia. Dopo aver completato il ciclo addestrativo
raggiunse Elmas (Ca) con la neocostituita 280^
Squadriglia A.S.. Panato fece parte della squadriglia
fin dalla costituzione avvenuta l’8 febbraio
sull’aeroporto di Gorizia. Il volo di trasferimento
avvenne il 10 febbraio. Panato era sul velivolo S.79
MM23873 al comando del Ten. Pilota Magagnoli. Il
velivolo, circa mezzora dopo il decollo fu costretto a
rientrare a Gorizia per una avaria ad un motore.
Eseguita immediatamente la riparazione raggiunse Elmas
nel pomeriggio atterrando alle 17.45. Il 27 aprile 1941,
in seguito ad un ordine del Comando Aeronautica della
Sardegna, 4 velivoli decollano alle ore 19.20 alla ricerca
di una formazione navale nemica composta da 2 navi da
battaglia e due incrociatori. Panato era sul velivolo
n. 3 al comando del Cap. pilota Magagnoli. La
formazione, non avendo trovato traccia della squadra
navale inglese, rientrò alle ore 21.20. Di nuovo in
missione il 3 maggio con tre velivoli alla ricerca di
una squadra inglese composta da un incrociatore e da due
cacciatorpediniere. Impossibilitati a raggiungere la
distanza utile per l’attacco, la sezione rientrò
in sede con i siluri a bordo dopo quattro ore di volo.
Si arrivò così all’attacco in forze dell’8 maggio ad un
convoglio nemico composto da 10 piroscafi, una portaerei
(H.M.S. Ark Royal), due navi da battaglia e un numero
imprecisato di incrociatori e cacciatorpediniere. I
cinque S.79 decollarono da Elmas alle ore 12 (Panato era
sempre sul numero 3 al comando di Magagnoli) e
raggiunsero la formazione navale dopo circa un ora di
volo. Il velivolo di Magagnoli dopo essere riuscito a
silurare un incrociatore tipo Southampton, viene
attaccato dalla caccia nemica e rientra ad Elmas alle
14.10 con l’elica centrale danneggiata dai colpi della
contraerea. Nel corso dell’azione furono perduti 2
velivoli (Cappa e Marini). Arduino Panato rimase con la
squadriglia fino al 2 agosto 1943 quando fu trasferito,
con il grado di sergente, al Reparto Servizi
dell’aeroporto di Fano. Sbandato a seguito
dell’armistizio, dopo la fine delle ostilità si presentò
al Centro di Raccolta di Desenzano il 22 novembre 1946 e
inviato in licenza speciale in attesa di disposizioni.
Il 31 dicembre 1947 si trovava al Deposito di Desenzano
in attesa di reimpiego. Il 27 febbraio 1952 fu
assegnato al Comando NAVAR di Amendola (Fg) e il 15
gennaio 1955 al 3° Stormo R.T. di Villafranca di Verona.
Fu collocato in congedo illimitato per raggiunti limiti
di età il 30 maggio 1970 con il grado di Maresciallo di
1^ Classe. Arduino Panato fu decorato con due Medaglie
di Bronzo al Valor Militare e con la Croce di Guerra al
Valor Militare. La prima Medaglia di Bronzo al V.M. gli
fu assegnata sul campo per l’azione dell’8 maggio 1941
con la seguente motivazione: “ Armiere a bordo di
apparecchio aerosilurante partecipava all’attacco di una
potente formazione navale nemica. Con cosciente e
completa dedizione al Capo equipaggio, incurante della
violenta reazione contraerea e dell’attacco della caccia
avversaria, con sereno sprezzo del pericolo assolveva ai
suoi compiti contribuendo a colpire con siluro un
incrociatore. Cielo del Mar di Sardegna, 8 maggio
1941”. Il 27 settembre 1941 gli fu concessa la seconda
decorazione con la seguente motivazione: “ Abilissimo ed
ardito specialista, facente parte l’equipaggio di
apparecchio aerosilurante partecipava all’attacco di una
potente formazione navale. Dotato di freddo coraggio e
grande sprezzo del pericolo, era di efficacissimo aiuto
al Capo equipaggio che superando l’intenso e preciso
sbarramento del fuoco contraereo si portava a poche
centinaia di metri da un incrociatore nemico che
silurava ed affondava. (Cielo del Mediterraneo Centrale,
27 settembre 1941)”. La motivazione della Croce al V.M. cosi’ recita: “Specialista di bordo di velivolo
silurante partecipava con altri apparecchi del suo
Gruppo ad un’azione contro un convoglio nemico
fortemente scortato. Incurante della violentissima
reazione contraerea svolgeva con calma e precisione le
mansioni, contribuendo così al brillante esito della
complessa azione che si concludeva con l’affondamento di
due unità nemiche ed al danneggiamento di altre quattro.
(Cielo del Mediterraneo Centrale, 22 marzo 1942”.
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