Aviatori Veronesi - Tenente Pilota Giovanni Ramponi
Il libretto di volo dell’allievo ufficiale pilota
Giovanni Ramponi, di Dimaro (Tn), fu impiantato a Taliedo (Mi) il 7 agosto
1935, alla Scuola Centrale di Pilotaggio, Squadriglia da Turismo, dove era
stato ammesso il giorno precedente. Divenne pilota militare il 16 giugno
1936 e sotto la stessa data fu promosso sottotenente. Il 7 agosto 1935
comincia a volare con il Ca.100, il Caproncino, con il quale, a fine
settembre acquisisce il brevetto di volo di 1° grado con 18 ore complessive.
A fine novembre è a Grottaglie (Ta), presso il 1° Reparto di Volo, dove
comincia l’addestramento con il velivolo Ba.25 che si concluderà a maggio
del 1936 con il brevetto. Passa poi al velivolo Cr.20 con il 2° Reparto di
Volo, Sezione Caccia e poi al Cr. Asso per l’acquisizione del brevetto di pilota
militare. Campoformido (Ud) con il suo prestigioso 1° Stormo Caccia fu, per
un brevissimo periodo, il primo reparto operativo di Ramponi. Con l’Arciere
Alato lo ritroveremo nel giugno del 1942, presso il Gruppo Complementare
probabilmente per il passaggio macchina sui Macchi Mc.202.
Era nato il 13 dicembre 1914 in un territorio ancora sotto l’amministrazione
austriaca. A 4 anni rimane orfano di padre e la madre, per farlo studiare,
vende i beni della famiglia e lo porta in collegio a Rovereto, dove rimane
fino a 17 anni. A questa età (un anno prima del diploma) fa richiesta per
partire volontario in aviazione, ma fu respinto perché troppo giovane.
L’anno seguente ci riprova scrivendo direttamente a Mussolini. Questa volta
la domanda viene accettata. Dopo il brevetto di pilota militare, nel luglio
del 1936 lo troviamo con l’88^ Squadriglia (6° Gruppo del 1° Stormo)
a bordo del Cr. Asso. Per un brevissimo periodo è anche con la 81^
Squadriglia prima di essere trasferito nella seconda metà dell’agosto del
1936 a Ghedi con la 361^ Squadriglia (52° Stormo, 24° Gruppo). Nell’ottobre
comincia a volare dapprima con l’apparecchio CR.30 e subito dopo con il
Cr.32. Nel periodo settembre ottobre 1936 è anche presso la 357^
Squadriglia. Con il 24° gruppo, nel 1937, vola anche con la 358^, la 360^ e
la 362^ squadriglia. Nel marzo 1938 fu per alcuni giorni presso la 100^
Squadriglia d’assalto sul velivolo A.P.1, poi il mese successivo con la 160^
Squadriglia d’assalto, la 66^ Squadriglia, la 86^ Squadriglia, e la 160^
Squadriglia mentre a metà giugno del 1940 compie alcuni voli presso la 102^
Squadriglia, su apparecchio Ba.88 (5° Stormo, XIX Gruppo). Come è noto il
bellissimo bimotore della Breda fu prestissimo tolto dalla linea per gravi
problemi di stabilità. Ramponi dipendeva dal 1° Magazzino Centrale della
Regia Aeronautica almeno dal 25 febbraio 1938 poiché per la sua abilità, fu
assegnato ai collaudi, pertanto fa la spola da tutte le fabbriche ai reparti
operativi. In questa rischiosa attività ebbe numerosi incidenti: iniziando
dal primo collaudo precipita circa una trentina di volte per avarie varie
rimanendo sempre incolume. Alcuni episodi sono decisamente degni di nota:
All’aeroporto di Pisa venne ritrovato, dopo la disintegrazione del velivolo,
seduto sul seggiolino in mezzo ad un prato. Durante un trasporto si trovava
sul mare poco distante dalla costa ligure quando, improvvisamente, il motore
dell’aereo si ferma. Riesce a guadagnare terra atterrando in un campo di
viti dove cappotta perché l’elica si impiglia nei cavi del vigneto. Resta
appeso a testa in giù fino all’arrivo del padrone del fondo, che dopo averlo
liberato, lo vorrebbe picchiare. Durante il suo primo collaudo si trovava
sopra Milano. Quando il motore cede riesce ad arrivare planando
sull’aeroporto più vicino e il velivolo si schianta su alcuni pioppi.
L’apparecchio è distrutto ma lui ne esce senza un graffio. Ancora durante un
trasporto verso l’Africa si trova a passare nelle vicinanze di Malta. Si
levano in volo dall’isola alcuni velivoli inglesi. Nessun aereo della sua
formazione è armato. Allora ordina ai suoi di mantenere la formazione di
pace. Il comandante inglese si avvicina al suo velivolo, gli sorride, lo
saluta e si allontana lasciandoli passare. Ramponi amava ricordare la sua
fuga da Pantelleria: durante l’attacco alleato ricevette l’ordine di
portarsi in salvo sul continente. Allora dopo aver alleggerito il velivolo
il più possibile per far posto ad un altro pilota riuscì a prendere il volo
e a raggiungere indenne la Sicilia. Dopo l’armistizio, trovandosi in nord
Italia, aderì alla Repubblica Sociale. Nel marzo del 945 era con il 3°
Gruppo Caccia probabilmente con la 9^ Squadriglia e fu inviato in Germania
per l'addestramento sui nuovi velivoli Me.109. Il 20 aprile 1945
Ramponi decollò da Holzkirchen, e dopo una sosta a Monaco, atterrò ad Orio
al Serio in compagnia del Ser. Magg. Tonini con due Me.109 G-10 nuovi di
zecca.
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Per gentile concessione del Sig. Solinas - Verona |
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