Camillo Sommariva - 1. Cenni biografici
Camillo Sommariva nasce a
Pesaro il 16 aprile 1893 da famiglia ceretana. Studente al Politecnico di
Torino, il 15 settembre 1915 varcò i cancelli dell’Accademia di Modena e il
20 settembre 1915 divenne ufficiale del Regio Esercito. Divenne effettivo
al 4° Reggimento Dragoni del Genova Cavalleria. Trasferito a Pordenone fu
impiegato come istruttore delle reclute per poi diventare Aiutante
Maggiore del Reggimento. Nel maggio del 1916 è al fronte dapprima a Plava,
poi nelle trincee del Vermigliano, di Selz e del Monte Cosich. Il 16 luglio
il suo comportamento in trincea gli valse un encomio, mentre in agosto
partecipò con valore alla battaglia per la liberazione di Gorizia. Il 28
luglio 1916 è promosso Tenente e nel settembre è di nuovo in prima linea
per condurre all’assalto i suoi dragoni all’assalto. Volontario in
aviazione consegue il 1° brevetto di pilota in data 14 luglio 1917 ed è poi
assegnato alla difesa di Brescia con la 72^ Squadriglia Caccia sul campo di
Castenedolo (Bs), dove giunse il 16 gennaio 1918 proveniente dal Campo
Scuola Tiro Aereo di Furbara (Roma). Il 3 maggio 1918 durante un azione
sulle Giudicarie il motore del suo Hd.1 lo abbandona, ma riesce
fortunosamente a tornare entro le linee, riparare il suo velivolo e spiccare
di nuovo il volo. Il 13 maggio, a nord delle Giudicarie, ingaggia un
cacciatore austriaco e lo abbatte. Il 15 giugno si porta con tutta
la squadriglia al campo di Busiago (Tv) per partecipar alla battaglia del
Piave. Volò il giorno stesso e anche l’indomani. Il 17 giugno, nonostante le
pessime condizioni meteo si levò in volo per ben tre volte a mitragliare le
linee nemiche. Gravemente ferito riuscì a portare il suo Hanriot in terra
italiana compiendo un drammatico atterraggio nelle paludi di Altino. Più
tardi soccorso dai fanti italiani fu trasportato a San Michele in Quarto,
dove si spense il giorno successivo. Per tale azione venne proposto ed
ottenne la medaglia d’Argento al valor militare. Alla M.A.V.M. Ten. Pilota
Camillo Sommariva, è intitolato il Nucleo di Cerea (Vr) dell’Associazione
Arma Aeronautica.
Camillo Sommariva
entrò a far parte della 72^ Squadriglia Caccia il 10
gennaio 1918. Durante il mese di gennaio compì otto voli
di addestramento e un volo di crociera della durata di
55’, per 270 minuti di volo complessivi. La crociera fu
compiuta il 30 gennaio sul basso Garda a 4000 metri a
bordo di un Hanriot senza incontrare alcun velivolo
austriaco. Nel mese di febbraio svolse un intensa
attività di volo con 2 crociere, 1 volo di caccia, 3
scorte e altri 14 voli tra trasporti e addestramento,
per un totale di 873 minuti. Di queste attività abbiamo
in particolare notizie di una crociera effettuata il 3
febbraio su Brescia e la Val Trompia a 2500 metri e
della durata di 25 minuti, un’altra crociera il 5
febbraio sul lago di Garda di oltre un ora a 4500 metri,
mentre il 25 febbraio si alzò su allarme con un Hanriot
nella zona tra Desenzano e Peschiera alla quota di 4000
per 40 minuti.Il 13 marzo eseguì
una crociera di 45 minuti tra la Val Camonica, Riva del
Garda e la val Lagarina a 4500 metri. All’inizio di
giugno è sul campo di Busiago (Tv).
Il 17 giugno
Sommariva parte di prima mattina sotto un violento
nubifragio per mitragliare le truppe austriache sulla
strada S. Croce-Paludello. In territorio austriaco
ingaggia un violento combattimento aereo in cui venne
gravemente ferito al capo. Con le ultime forze riesce a
portare il suo Hanriot Hd.1 n. 11419 all’atterraggio
entro le linee italiane. Fu decorato con la
“Medaglia d’Argento al Valor Militare” con la seguente motivazione: “Arditissimo pilota da
caccia compiva numerosi voli di guerra sostenendo brillanti combattimenti e
riuscendo ad abbattere il 13 maggio 1918 un velivolo nemico. Il 17 giugno
seguente, partito sotto un nubifragio per un azione di mitragliamento,
mirabile esempio di coraggio e di alto sentimento del dovere, permaneva
sulla zona volando a bassa quota fino a quando, avuto già più volte colpito
l’apparecchio e rimasto egli gravemente ferito, potè con supremo sforzo
raggiungere le nostre linee, ove poco dopo lasciava la vita. – Cielo di
Stenico, 13 maggio - Cielo di Piave, 17 giugno 1918”. (dall’Albo d’Oro
dell’Aeronautica, Vol. 1°)
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