Storia della Guerra Elettronica. Chaff 1943
Nel 1937 un
ricercatore britannico, R.V. Jones, notò che una striscia di alluminio in
caduta libera in aria produceva un eco radar visibile sullo schermo. Duemila
di queste striscie, lunghe circa 50 cm e larghe 2 cm, producevano un segnale
video molto simile a quello di un bombardiere pesante. Nell'estate del 1941
si scoprì che un bombardiere Wellington della RAF dotato di speciali
antenne radio, riceveva "speciali attenzioni" da parte degli artiglieri
della contraerea tedesca anche quando era confuso tra altri velivoli in
formazione. Si dedusse che le antenne radio esterne al velivolo erano in
grado di produrre un eco radar molto più forte del normale, attirando su di
sè il fuoco contraereo. Lo stesso bombardiere compì la successiva missione
contro Bengasi, il Libia, lanciando pacchetti di strisce di alluminio (18 x
1.5 inches, le stesse misure delle antenne). Non fu notato niente di
rilevante e l'idea venne completamente abbandonata. Un anno più tardi e dopo
molti altri esperimenti si trovò che delle matasse di 240 strisce di
alluminio erano in grado di produrre un eco simile a quello di un Bristol
Blenheim. Dieci di queste matasse rilasciate lungo un miglio rendevano quasi
impossibile per un radar riuscire a scoprire il vero eco. Il primo uso
operativo del chaff fu in una serie di quattro missioni di bombardamento
condotte contro Amburgo dal 24 agosto 1943. Solo la prima notte furono
rilasciate 92 milioni di strisce (circa 40 tonnellate) da 746 bombardieri
della RAF. Gli operatori radar tedeschi furono completamente confusi da ciò
che apparivano essere migliaia di echi radar di altrettanti velivoli. Fu
impossibile determinare con precisione la posizione dei velivoli e così
quella notte il sistema di difesa aerea tedesca fu completamente inefficace.
La nuova arma segnò la fine del sistema di difesa Himmelbelt perchè sia la
caccia notturna che la contraerea furono private del supporto radar su cui
contavano e per cui potevano fare affidamento solo sulla ricerca casuale
dei riflettori, anche loro senza guida. Da quell'episodio Window fu
impiegato in ogni missione di bombardamento e in molte missioni di disturbo
della rete radar. Window consisteva di una striscia di alluminio incollata
su di un supporto di carta nera e tagliata 30 cm lunga e 1,5 cm larga. La
faccia di alluminio era ricoperta di nerofumo alla lampada, una fuliggine
ricavata dalla combustione incompleta di cherosene o creosoto, in modo da
rendere le strisce invisibili nella notte ed opache. Sulle prime window
veniva rilasciata dal velivolo sfruttando ogni apertura possibile, ma ben
presto ogni Lancaster fu dotato di un apposito contenitore posto
inferiormente sul lato destro del muso. Da qui il window veniva rilasciato
dal Flight Engineer o dal puntatore. Gli americani denominarono window "chaff"
perchè in effetti rassomigliava alla paglia. L'ottava armata americana
impiegò per la prima volta il chaff nel dicembre del 1943 e la quindicesima
armata nel marzo del 1944. Dal 1944 ogni bombardiere americano del gruppo
di testa trasportava 144 pacchi di chaff. Venivano rilasciati ad intervalli
di 4 secondi in modo che ogni velivolo riusciva a stendere una linea di
chaff o corridoio lungo circa 20 miglia.
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