Sistemi d'Arma - 2. Storia del Nike - La base
Un tipico sito di difesa aerea Nike
era schierato in due separate aree.
Un'area era denominata "Integrated
Fire Control" (IFC). Questa parte
conteneva i sistemi radar e il
computer che avevano il compito di
rivelare ed inseguire i velivoli
ostili, e di guidare il missile fino
al punto di intercettazione. La seconda area era denominata
Launcher Area (Area di Lancio).
Nell'area di lancio i missili erano
conservati orizzontalmente dentro
speciali costruzioni sotterranee
protette (in Europa si adottarono
invece shelter di superficie). Un
grande ascensore portava i missili
in superficie dove venivano
manualmente spinti, attraverso due
binari di acciaio, su una delle
quattro rampe di lancio disponibili
(In Italia le rampe erano tre).
Il
missile veniva successivamente
collegato alla rampa ed eretto quasi
verticalmente nella posizione di
fuoco. La posizione di lancio quasi
verticale assicurava che il booster
sarebbe ricaduto all'interno di una
area predeterminata, ma non sul sito
stesso.
Le aree di controllo e di lancio
dovevano essere separate tra loro da
una distanza variabile tra 1000 e
6000 metri. Alcune limitazioni del
sistema di guida richiedevano,
infatti, che le due aree fossero
separate da una distanza minima di
circa 1 km.
Ogni qual volta era
possibile, l'area di controllo
veniva costruita in una posizione
più elevata in quota rispetto
all'area di lancio, per migliorare
la copertura radar della zona.
Generalmente l'area di controllo era
sistemata tra la zona da difendere e
l'area di lancio con i missili.
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